Author: Cristina Ventrucci

“Lo spettacolo (…) si rivela subito come bella riscrittura, originale per linguaggio, con forti e bei riferimenti alla ‘lingua’ del Basile, sonora e rotonda, cattiva e ironica, acuta intermediaria di sofferenze e popolari sorrisi. Ma originale per aver spostato l’angolazione del racconto affidato questa volta a Emone, intellettuale forse, certo giovane e sognatore, innamorato e deluso da un padre-padrone e dall’inflessibilità di una legge cui non ci si può sottrarre pena il veder crollare certezze e poteri”. Giulio Baffi, La Repubblica-Napoli. Scarica la rassegna stampa in pdf.

Il testo vincitore della I edizione Premio PLATEA per la  Drammaturgia, realizzato con il sostegno di Compagnia di San Paolo e in collaborazione con Giulio Einaudi Editore, è un’originale rilettura della storia di Antigone, che Antonio Piccolo scrive dal punto di vista di Emone, cugino e promesso sposo dell’eroina sofoclea. Attraverso tutti i generi teatrali, sul ritmo del dialetto napoletano che mescola alto e basso, registri letterari e popolari, il mito rivive nella sua essenza più autentica. Lo spettacolo sarà frutto della coproduzione di tre Teatri Nazionali – Teatro Stabile di Napoli, Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma – e il Teatro Stabile dell’Umbria-TRIC. Annunciate per ora la data della prima nazionale il 20 marzo al Teatro San Ferdinando di Napoli, e le repliche al Teatro Gobetti di Torino dal 24 al 29 aprile.