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Teatro Bellini

09 Lug 2018 Posted by silviacarbotti in

Il Teatro Bellini è uno dei teatri più antichi di Napoli. Situato nel cuore del centro storico della città, fu inaugurato nel 1864, distrutto dopo pochi anni da un incendio e ricostruito nel 1871. Dalla sua costruzione fino al primo dopoguerra è stato cuore della vita culturale della buona società napoletana, con una programmazione che spaziava da spettacoli musicali a operette e spettacoli di prosa. Dal secondo dopoguerra iniziò un declino che lo vide diventare un cinema di terz’ordine per poi essere chiuso alla fine degli anni ’70. Nel 1986 venne rilevato e restaurato dal maestro Tato Russo che lo rese di nuovo motore culturale cittadino. Oggi è gestito dai figli dell’artista, Roberta, Gabriele e Daniele, che ne hanno conservato la vocazione teatrale originaria, producendo e ospitando spettacoli di notevole interesse culturale, ma al tempo stesso, ne hanno arricchito e diversificato l’attività, aprendosi a collaborazioni e all’organizzazione di iniziative e attività culturali di vario genere. Dal punto di vista delle produzioni, l’attività di ricerca è incessante e spazia da allestimenti di testi classici, spesso riscritti da autori contemporanei, a spettacoli di nuova drammaturgia, a progetti fortemente sperimentali, fino agli spettacoli per i ragazzi. Quanto alle ospitalità, la struttura propone una programmazione molto versatile, che vede, oltre alla prosa, una stagione interamente dedicata alla danza, diversi eventi musicali e rassegne culturali di vario genere. Così, oggi, sono molteplici gli spazi vivi della struttura: oltre all’antica sala, che conta circa 900 posti, e al Piccolo Bellini, la sala da 120 posti, ospitano eventi e attività anche lo store Laterzagorà, ospitato nel foyer del teatro, il foyer stesso e il Sottopalco, il bar/bistrot, dove si organizzano presentazioni di libri, mostre di arte contemporanea e session di musica dal vivo. L’antico edificio è diventato un vero e proprio hub della cultura, punto di riferimento e crocevia di un pubblico decisamente trasversale. Inserito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo tra i Teatri di Rilevante Interesse Culturale, il Teatro Bellini consolida di anno in anno la sua attività e continua ad investire in ricerca e formazione: prosegue e si rinnova, infatti, anche l’attività dell’antica Accademia di recitazione, che oggi si chiama Bellini Teatro Factory. La scuola continua ad avere durata triennale e ad essere completamente gratuita, ma oggi, oltre agli attori, forma anche drammaturghi e registi.

SardegnaTeatro

09 Lug 2018 Posted by silviacarbotti in

Il Teatro di Sardegna, attivo da oltre 40 anni, nasce dalla omonima società cooperativa, attualmente guidata dalla presidente Maria Grazia Sughi. Nel 2015 è stato riconosciuto dal MiBACT quale unico Teatro di Rilevante Interesse Culturale della Sardegna, ricevendo anche il finanziamento per l’Attività di Danza. Il titolo è stato rinnovato nel 2018. La direzione di Massimo Mancini inaugura il progetto SardegnaTeatro a partire da un modello aperto, connesso a reti di operatori locali, partenariati nazionali, vocazione internazionale, interdisciplinarità, percorsi multidimensionali, formazione permanente e coinvolgimento attivo delle comunità. SardegnaTeatro abita dal 2009 il Teatro Massimo di Cagliari (3 sale e circa 1000 posti) e dal 2017, il TEN – Teatro Eliseo di Nuoro (1 sala e 613 posti), gestisce inoltre Spazio TAB di Cagliari e Teatro Grazia Deledda di Paulilatino. Nel 2017 SardegnaTeatro riscuote importanti riconoscimenti: la produzione Macbettu, è Spettacolo dell’anno, secondo la giuria Ubu, Miglior spettacolo secondo l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro; L’avvoltoio vince il premio Enriquez per la drammaturgia e inoltre SardegnaTeatro ottiene l’importante fregio da parte dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per aver realizzato iniziative e attività volte a favorire i processi d’integrazione dei beneficiari di protezione internazionale. La progettazione tiene conto delle specificità del territorio in cui l’azione creativa prende corpo: in linea con la riflessione di Gilles Clément, “Bisogna pensare al margine come a un territorio di ricerca sulle ricchezze che nascono dall’incontro con ambienti differenti”, l’insularità è concepita come stimolo per una definizione dell’azione artistica in relazione al contesto sociale e culturale. Nei due luoghi – Cagliari e Nuoro – su cui si radica la sua azione, SardegnaTeatro articola i progetti di comunità, connessi alle peculiarità dei territori e ai processi virtuosi di cambiamento e trasformazione. SardegnaTeatro afferma il concetto di cittadinanza d’impresa, cioè di un soggetto economico che, puntando su processi produttivi aperti e capitale sociale, sappia creare ponti con l’esterno, contribuendo a migliorare la qualità della vita della comunità in cui è inserito. Da questa ambizione, che coniuga la programmazione culturale con lo sguardo sul sociale, muovono le azioni rivolte ai migranti e a tutti i portatori di competenze che abitano o attraversano l’Isola, nonché progetti di comunità, finanche la guida di una rete di co-progettazione tra festival del tessuto cagliaritano: 10 nodi – I festival d’autunno a Cagliari che, ormai alle quarta edizione, coordina una ricca molteplicità di contenuti artistici, per oltre 300 eventi di danza contemporanea, musica sperimentale, performance site-specific, letteratura per bambini e installazioni cross-mediali.

Fondazione Teatro Due

20 Mar 2017 Posted by silviacarbotti in

Produzioni, coproduzioni italiane e internazionali, residenze, formazione dell’attore e dello spettatore, ricerca e sperimentazione di nuove tecniche e di nuovi stili ma anche attenzione per il ricambio generazionale, il sostegno alla drammaturgia italiana ed europea, la valorizzazione del teatro classico, la creazione di opere interdisciplinari, il teatro musicale e la danza: questi i nuclei centrali dell’intensa attività che fanno di Fondazione Teatro Due un punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale. Il gruppo di artisti fondatori della Compagnia del Collettivo – poi Teatro Stabile di Parma – si è formato nell’esperienza dei Centri e dei Festival Universitari degli anni Sessanta, periodo nel quale questi furono luogo di incontro delle future personalità del teatro europeo come Jerzy Grotowskij, Tadeusz Kantor, Julian Beck, Patrice Chéreau, Peter Stein per citarne solo alcuni. Nel 1980 viene sottoscritta tra la Compagnia del Collettivo e il Comune di Parma la Convenzione che affida agli artisti la gestione dell’edificio Teatro Due, primo esempio in Italia di collaborazione pubblico-privato in ambito teatrale. Nel 1983 la Compagnia del Collettivo-Teatro Due ottiene dal Ministero il riconoscimento quale Teatro Stabile di Parma. Nel 2000 il Teatro Stabile di Parma dà vita, con il Comune di Parma e Fondazione Monte di Parma, a Fondazione Teatro Due. Improntata a una chiara vocazione alla produzione, alla ricerca applicata all’arte scenica e allo studio su testi classici e drammaturgia contemporanea, Fondazione Teatro Due non smette di interrogarsi sulle più diverse questioni artistiche, politiche, sociali, etiche legate alla contemporaneità. Dal 1986 realizza ogni anno per la città di Parma una stagione teatrale che ospita i più significativi artisti del panorama italiano e internazionale oltre che incontri, conferenze, seminari di studio, con registi, attori, scrittori, studiosi, scienziati e intellettuali di diverse discipline. Fondazione Teatro Due è tra le pochissime istituzioni italiane ad avere un ensemble stabile di attori – in sintonia con le maggiori istituzioni teatrali europee – con cui realizza un repertorio costituito da oltre venti produzioni all’anno (per circa trecento rappresentazioni) comprendenti nuovi allestimenti e riprese. In parallelo alla politica di repertorio, Fondazione Teatro Due svolge un’intensa attività di alta formazione artistica. Attraverso T2Studio promuove inoltre progetti di formazione per spettatori in collaborazione con L’Università degli Studi di Parma, gli Istituti superiori della Città e della Provincia. Dal 2007 Fondazione Teatro Due è membro associato di ETC – European Theatre Convention, rete di Istituzioni Teatrali Europee fondata nel 1988 per promuovere il teatro contemporaneo, sostenere la mobilità fra gli artisti e sviluppare gli scambi artistici in e fuori dall’Europa. In residenza stabile presso Fondazione Teatro Due si trova L’Orchestra Europa Galante diretta dal Maestro Fabio Biondi con cui Teatro Due realizza progetti di Teatro Musicale. Il progetto artistico di Fondazione Teatro Due non può prescindere dall’unicità della sua configurazione spaziale in cui si possono svolgere più spettacoli in contemporanea. Con l’apertura della nuova Arena Shakespeare e degli Spazi a essa collegati, diventano dieci i luoghi di rappresentazione, confermando la fisionomia di Fondazione Teatro Due come una delle fabbriche teatrali contemporanee più articolate e versatili del nostro Paese e all’avanguardia nel panorama europeo. Teatro Due ha un ensemble permanente di attori, ma collabora anche con molti altri artisti, attori e registi.  

Teatro della Toscana

20 Mar 2017 Posted by silviacarbotti in

La Fondazione Teatro della Toscana è una realtà istituzionale policentrica, con un sistema di sale rappresentato da Teatro della Pergola, Teatro Era, Teatro di Rifredi, Ex Cinema Goldoni, spazi che sono organicamente collegati in un programma interdisciplinare. Opera sui principi di un Teatro d’Arte orientato ai giovani, con un’attenzione costante all’Europa, avendo nella Lingua Italiana la materia prima del suo agire, intorno ai temi condivisi con il Théâtre de la Ville di Parigi, nel quadro del sempre più solido partenariato incentrato su Arti e Scienze, Arte e Salute, Cultura e Ambiente, Educazione e Formazione, Pari opportunità e Identità di genere, valori alla base della comune Carta 18-XXI dedicata ai “nuovi maggiorenni del millennio”. L’attività di produzione e di programmazione è improntata, da un lato, al grande teatro di tradizione, con progetti aperti a un vasto pubblico, con artisti tra i più stimati e riconosciuti; dall’altro lato, la migliore ricerca italiana e internazionale, lavori rivolti a sperimentare un diverso rapporto tra spettatore e teatro, creazioni multidisciplinari con un ampio spazio dato alle nuove generazioni, oltre a un lavoro di formazione per i giovani. La Fondazione si impegna a restituire al Teatro il suo ruolo di fattore attivo nella società, di motore della partecipazione critica agli eventi della società stessa. È questa una delle funzioni più alte e importanti del Teatro, che diviene testimone della storia e, attraverso la poesia, si assume un fondamentale impegno sociale. Tutto questo con il costante sguardo alla nostra Storia, a chi in altri tempi, diversi, ma tanto simili agli attuali, ha avuto il coraggio di aprire nuove strade impensabili ai più, coloro che oggi sono i punti di riferimento imprescindibili per chi voglia davvero lavorare per consentire che un nuovo teatro si realizzi attraverso i giovani, con i giovani, per i giovani, solo a loro consegnando ogni possibile futuro.

Teatro della Tosse

10 Mar 2017 Posted by silviacarbotti in

Il Teatro della Tosse prende il nome dalla sua prima sede in Salita della Tosse, una vecchia strada di Genova. È stato fondato nel 1975 da personalità del teatro e della cultura: tra gli i ideatori, oltre a Tonino Conte ed Emanuele Luzzati, anche Aldo Trionfo, Rita Cirio, Giannino Galloni. Nelle oltre quaranta stagioni che seguono, l’attività del Teatro della Tosse si sviluppa soprattutto su due direttrici. La creazione di un centro di programmazione teatrale e culturale, attento alle proposte più vitali dall’Italia e dal mondo: tra le grandi ospitalità internazionali, Marcel Marceau, Victoria Chaplin e Jean-Baptiste Thiérrée, Lindsay Kemp, Pilobolus, Momix, Mummenschanz, Jango Edwards, Maguy Marin, Eimuntas Nekrosius, Philippe Genty, Peter Brook, Jan Fabre, Steven Berkoff, Mark Ravenhill e Bette Bourne, New Riga Theatre, Thomas Ostermeier, Circus Klezmer, Wim Vandekeybus e Ultima Vez, Les 7 doigts de la main. La realizzazione di spettacoli di produzione secondo una poetica che non si riconosce in affiliazioni all’avanguardia o al teatro ufficiale, ma in una libertà di percorsi artistici nella scelta dei testi e nell’uso degli spazi, anche al di fuori del palcoscenico. Dal 1987, grazie al Comune di Genova, il Teatro della Tosse ottiene una sede a misura dei suoi compiti nel cuore della Genova antica: il Teatro Sant’Agostino. Il complesso di Sant’Agostino, trasformato poi in uno spazio a tre sale, segna il raggiungimento di un obiettivo e l’inizio di una nuova fase. La stagione 1994/95 dà il via all’attività della multisala a pieno ritmo, coronata nel 1995 dal riconoscimento, da parte del Ministero, del Teatro della Tosse come Teatro Stabile Privato. Nel 1996 il Teatro della Tosse riceve il Premio Ubu per l’insieme della sua attività. Particolarmente interessante l’attività di spettacolo con grandi allestimenti in spazi interni ed esterni del tutto inusuali che hanno coinvolto negli anni decine di migliaia di spettatori dando vita di fatto a una seconda sede stabile che rende la compagnia attiva dodici mesi all’anno. Sono cosi diventati sede di spettacolo il Forte Sperone di Genova, la Diga Foranea del Porto di Genova, i Parchi di Nervi , il borgo di Apricale, gli spazi industriali ex Ansaldo per I Persiani alla Fiumara e di recente il Padiglione B della Fiera di Genova e i Giardini Luzzati, nel cuore del Centro storico. Tra le linee di attività della compagnia va  anche citato l’impegno nel settore del Teatro Ragazzi e della realizzazione di grandi eventi speciali su commissione, pubblica e privata. Il 2005, trentesimo anno di attività, segna la trasformazione del Teatro in Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, riconosciuta dal Ministero dei Beni e Attività Culturali. Dopo la scomparsa nel 2007 di Emanuele Luzzati, fondatore e direttore artistico della Tosse fin dalle origini, dalla stagione 2007/08 Emanuele Conte diventa direttore del Teatro e Massimiliano Civica affianca Tonino Conte alla direzione artistica. Nella stagione 2008-2009 riapre anche l’Agorà, terza sala del Teatro della Tosse, che insieme alla Dino Campana e alla Aldo Trionfo (aperta per ultima nel 1993) ha trasformato il complesso di Sant’Agostino, in una delle prime multisala teatrali italiane. In ristrutturazione dal 2007, inaugura il 15 gennaio 2009 a firma di Emanuele Conte: il nuovo progetto artistico prende il nome de La Claque ed è una “terza sorella”, con una destinazione diversa da quella prettamente teatrale; uno spazio di confine, di forma circolare, con un palco centrale, tavolini e un bar, dove trovano casa teatro, Varietà, musica e arti visive. Dalla stagione 2010-2011 Emanuele Conte è il direttore artistico del Teatro della Tosse con la consulenza del regista Fabrizio Arcuri per il progetto triennale Appunti sul futuro. Nel 2015 Amedeo Romeo viene nominato nuovo direttore del Teatro della Tosse ed Emanuele Conte…

Elfo Puccini

08 Mar 2017 Posted by silviacarbotti in

Il Teatro dell’Elfo è nato nel 1973, fondato da un gruppo di attori che ancora oggi costituiscono l’anima artistica della cooperativa: Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, registi della maggior parte delle produzioni della compagnia, Corinna Agustoni, Cristina Crippa, Ida Marinelli, Luca Toracca e Elena Russo Arman. Nel 1992 l’Elfo si è unito al Teatro Portaromana, costituendo un nuovo teatro stabile privato, punto di riferimento per la cultura della città di Milano, capace di proporre stagioni tanto ricche quanto coerenti e attente ai linguaggi e ai temi della contemporaneità. Dal 2010 la sede della compagnia si è trasferita nel rinnovato Teatro Elfo Puccini, in corso Buenos Aires, dotato di tre sale, moderne e tecnologicamente avanzate: sala Shakespeare (500 posti), sala Fassbinder (210 posti), sala Bausch (100 posti), e di grandi spazi per gli spettatori, con foyer, caffetteria, guardaroba, archivio e mediateca. Il 13 Ottobre 2011 l’Elfo ottiene dalla Camera di Commercio di Milano il riconoscimento di impresa sociale, la prima nel panorama teatrale italiano.

Teatro Franco Parenti

06 Mar 2017 Posted by silviacarbotti in

Fondato nel 1972 come Salone Pier Lombardo da Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah, Dante Isella e Giovanni Testori, il Teatro Franco Parenti ha preso il nome del grande attore nel 1989, alla sua scomparsa. Diretto da Andrée Ruth Shammah è da sempre punto di riferimento di vitalità artistica e culturale per Milano caratterizzandosi per un’idea di teatro aperta che mescola e sovrappone diversi linguaggi, dalla musica, alla danza, al cinema con la riflessione filosofica e il dibattito civile sull’attualità. La sede storica in via Pier Lombardo ha riaperto dal 2008 completamente rinnovata dalla ristrutturazione di Michele De Lucchi con la direzione artistica di Andrée Ruth Shammah e con interventi scenografici di Gian Maurizio Fercioni. La riqualificazione è stata possibile grazie alla Fondazione Pier Lombardo, primo esempio in Italia in ambito culturale di fondazione senza scopo di lucro a partecipazione mista pubblica e privata che riunisce istituzioni, fra cui il Comune di Milano, la Provincia, la Regione Lombardia, la Camera di Commercio, decine di imprese e centinaia di cittadini. Il Teatro Franco Parenti è un luogo unico a Milano in cui la tecnologia si fonde con la sapienza artigianale e con materiali naturali per creare un ambiente di grande respiro e, nello stesso tempo, a misura d’uomo. Oltre 5.400 metri quadrati, distribuiti su tre livelli organizzano otto differenti spazi – tra cui una sala da 500 posti e due sale minori – che possono essere utilizzati simultaneamente. Un luogo di spettacolo, di lavoro, di incontro e di sperimentazione dove la luce che entra attraverso grandi finestre, accentua l’apertura all’esterno, alla città, alla vita. Dal mese di giugno 2016, sempre grazie alla Fondazione Pier Lombardo, che si è impegnata a realizzare le opere di riqualificazione dell’adiacente Centro Balneare Caimi, ora chiamato Bagni Misteriosi (9.600 mq. esterni), si è completato il recupero dell’intero complesso di cui fa parte il Teatro, riportando all’originaria unità un patrimonio pubblico architettonico, storico e sociale, nato nel 1933 e smembrato durante la guerra e il dopoguerra.

Fondazione Teatro Piemonte Europa

01 Giu 2016 Posted by silviacarbotti in

TPE è nato nel 2007 (probabilmente è il più giovane Teatro di Rilevante Interesse Culturale), guardando all’Europa e con un po’ di fastidio per la stanchezza dei meccanismi della vita teatrale italiana. Prima era stato un festival di successo (Teatro Europeo, poi Teatro a Corte), che aveva cercato per anni, nelle contrade più lontane del nostro continente, il meglio dell’innovazione contemporanea nello spettacolo dal vivo; per metterla a confronto con lo splendore barocco delle dimore sabaude del Piemonte, in un cimento creativo tra il presente e il passato. TPE, fondazione partecipata dalla Regione Piemonte e poi dal Comune di Torino, ha fin dall’inizio perseguito lungo due linee fondamentali di sviluppo: le relazioni internazionali, mettendo a frutto l’esperienza e la credibilità acquisita in lunghi anni di festival; e la crescita di una compagnia stabile di giovani attori under 35, intorno a lunghi stage di ricerca che sfociavano in spettacoli maturi per il pubblico. Il che ha portato al successo con progetti europei e coproduzioni, dapprima con la Francia (Théâtre La Passerelle di Gap, quatto spettacoli dal 2077 al 2009) e poi con la Polonia (Teatr Śląski di Katowice, due spettacoli coprodotti, stage e una serie di ospitalità incrociate nei nostri cartelloni). Ma è soprattutto la politica di sostegno alla creatività giovanile che ha, a poco a poco, conquistato un pubblico numeroso e fedele (2.411 abbonati all’ultima stagione; oltre 29436 spettatori complessivi), un volume di attività così imponente da meritarci nel 2015 il riconoscimento di Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Per questo, il nostro progetto triennale continua ad insistere sui giovani: cinquantasette attori e dodici tecnici scritturati dal 2 gennaio al 1 maggio 2016 per dar vita insieme a otto registi a I Tre Moschettieri sono il sintomo di una testardaggine che finora ci ha portato fortuna e che nella stagione in corso vede quegli stessi giovani impegnati in ben sei produzioni.

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

15 Nov 2015 Posted by silviacarbotti in

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, fondato nel 1954 è uno dei più antichi Teatri Stabili. Attualmente è diretto da Franco Però, mentre ne è presidente Sergio Pacor. Il Teatro ha sede a Trieste, al Politeama Rossetti – edificio costruito nel 1878 in stile eclettico – un teatro storico, ma per propria natura adatto a ospitare una notevole varietà di generi spettacolari diversi: particolarità che tuttora – grazie anche agli interventi di modernizzazione tecnica delle prestazioni del palcoscenico effettuate negli anni – rappresenta una grande potenzialità per lo Stabile. L’attività del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è finalizzata alla promozione e alla diffusione della cultura e dell’arte teatrale, sulla scorta dei più importanti teatri pubblici italiani ed europei. Dalla fondazione ad oggi al Teatro Stabile sono passati più di trecento spettacoli di produzione e migliaia di spettacoli ospiti: da sempre infatti lo Stabile intreccia la programmazione in sede a una fondamentale attività di produzione di spettacoli nuovi che vengono circuitati in tutto il territorio nazionale e spesso anche all’estero. Nei suoi quasi 60 anni di storia, al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia hanno lavorato registi, scenografi, musicisti e attori di assoluto prestigio. Elencarli tutti sarebbe impossibile, un viaggio nella storia del teatro italiano attraverso Maestri indimenticati come Memo Benassi, Cesco Baseggio, Renzo Ricci, Paola Borboni, Vittorio Gassman, e grandi protagonisti della scena attuale da Gabriele Lavia a Franco Branciaroli, da Massimo De Francovich a Piera Degli Esposti, Giulia Lazzarini; e lo stesso fra i registi selezionati in un carnet prezioso che annovera da Luchino Visconti a Luigi Squarzina, da Sandro Bolchi ad Aldo Trionfo e a Giuseppe Patroni Griffi che firmò una memorabile edizione della Trilogia pirandelliana delle Maschere Nude.

Emilia Romagna Teatro Fondazione

15 Nov 2015 Posted by silviacarbotti in

Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Nazionale con sede a Modena, è stato diretto da Pietro Valenti dal 1994 al 2016. Dal gennaio 2017 è diretto da Claudio Longhi. Le sedi di produzione di ERT sono il Teatro Storchi e il Teatro delle Passioni a Modena, il Teatro Bonci a Cesena, e l’Arena del Sole a Bologna. Oltre a queste sale ERT gestisce il Teatro Fabbri a Vignola, il Teatro Dadà a Castelfranco Emilia e il Teatro delle Moline a Bologna. L’Ente è prima di tutto un centro di produzione teatrale, con all’attivo oltre 140 spettacoli prodotti. Tra i numerosi registi che in questi ultimi anni hanno collaborato con Emilia Romagna Teatro ricordiamo Giancarlo Cobelli, Massimo Castri, Pippo Delbono, Cesare Lievi, Thierry Salmon, Federico Tiezzi, Enrique Vargas, Bob Wilson, Eimuntas Nekrošius, Alvis Hermanis, Claudio Longhi, Antonio Latella, Pascal Rambert, Konstantin Bogomolov. Sul fronte internazionale, oltre alla collaborazione produttiva con diversi registi e strutture, ERT organizza da 22 anni VIE Festival, che ha ospitato artisti quali Peter Brook, Lev Dodin, Jan Fabre, Rodrigo Garcìa, Philip Glass, Mathilde Monnier, Alain Platel, Meg Stuart, Socìetas Raffaello Sanzio, Alvis Hermanis, Josef Nadj, Virgilio Sieni, Tim Etchells/Forced Entertainment, Rimini Protokoll, Motus, Belarus Free Theatre, Thomas Ostermeier, Krzysztof Warlikowski. ERT è inoltre membro di alcuni network europei, tra i quali il Progetto PROSPERO. Cruciale per ERT è l’attività di formazione che si sviluppa in due progetti differenti: la Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro diretta da Claudio Longhi, che prevede un percorso triennale il cui obiettivo è quello di formare interpreti internazionali; e il corso di Perfezionamento attoriale, che mette in relazione giovani attori con maestri della scena (lo scorso anno il corso è stato diretto da Antonio Latella ed è sfociato nel felice esito del progetto “Santa Estasi”; nel 2016-2017 la direzione è affidata a Ivica Buljan, regista croato Direttore del Teatro Nazionale di Zagabria).